DON MARCO POZZA A PONTE DI LEGNO, APPASSIONATA RIFLESSIONE SU VIZI E VIRTU’

Lo spunto dal libro-conversazione con Papa Francesco - Oggi concerto “Bach Forever” con Ramin Bahrami e Guido Rimonda 

PONTEDILEGNO - "Il mistero della fede si rivela in un attimo: prima non vedevi la presenza di Dio, poi, d'un tratto, la vedi, la senti, ce l'hai addosso. Ed è come una rivelazione, quell'attimo ti cambia la vita per sempre". Questo uno dei tanti messaggi che don Marco Pozza, parroco del carcere di Padova e autore di diverse pubblicazioni "in dialogo con Papa Francesco" , ha portato ieri sera a Ponte di Legno in un incontro nell'ambito della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", organizzata da MirellaCultura, Pro Loco e Biblioteca Civica.

Al Centro Congressi Mirella don Pozza ha dialogato con il numeroso pubblico cercando di spiegare, nel suo modo diretto e appassionato, come e perché lui abbia scelto di fare della sua vita un totale atto di fede. "Un atto che devo rinnovare ogni giorno, cercando quotidianamente di risalire alle ragioni profonde del mio amore vero per Cristo. Ci sono giorni in cui è durissima, la disperazione sembra prevalere. Eppure, ogni volta riesco a ritrovare le ragioni della scelta. E ogni volta torna la pace".

Occasione dell'incontro di Pontedilegno è stata la pubblicazione (per Rizzoli) della sua ultima intervista con Papa Francesco, "Dei Vizi e delle Virtù". Don Pozza, originario di Calvene (Padova), rivela che fu Giotto a ispirarlo vedendo la Cappella degli Scrovegni. "Giotto racconta il percorso della salvezza umana attraverso le storie di Gesù e di Maria. E dipinge i vizi e le virtù per opposti: ingiustizia-giustizia, ira-temperanza, disperazione-speranza. Quelle immagini furono e continuano a essere una rivelazione".

Lo stesso Papa Francesco, al quale don Pozza ha confessato i suoi momenti di disperazione, glielo ha confermato: "Riflettere su vizio e la virtù - mi ha detto - significa riflettere sulla fatica e la bellezza del vivere quotidiano. Per capire, ogni giorno, che il Bene vince sul Male. Ecco, in questo io credo, e per questo non solo accetto ma scelgo ogni giorno di portare la croce".

Anche per questo nell'incontro è stato donato a don Pozza un grande crocifisso in legno, opera dell'artista Giorgio Minora. "Sarà il nuovo crocifisso del carcere di Padova" ha detto "il parroco dei detenuti", accogliendo il dono "con grande riconoscenza e gratitudine".

La rassegna prosegue oggi con il concerto “Bach Forever” di Guido Rimonda (violino) e Ramin Bahrami (pianoforte), ultimo atto del festival “della rinascita”. Domani, poi, appuntamento con Mario Lauro e i geroglifici “una storia di uomini”.