PontedilegnoPoesia 2019: i vincitori

PontedilegnoPoesia 2019 a Massimo Migliorati con “Il perdono delle cose”

Al secondo posto Emilio Rentocchini, al terzo Maria Lenti – Premio MirellaCultura a Giuseppe Guzzetti – Premio “alla carriera” a Giampiero Neri

 

Ponte di Legno – E’ il bresciano Massimo Migliorati con “Il perdono delle cose” (Giuliano Ladolfi editore), il vincitore del PontedilegnoPoesia 2019, decima edizione del premio nazionale di poesia etica, promosso dall’Associazione MirellaCultura e inserito, questa volta, in apertura della rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”. Al secondo posto Emilio Rentocchini di Sassuolo con “44 Ottave” (Book Editore), al terzo Maria Lenti di Urbino con “Elena, Ecuba e le altre” (Arcipelago Itaca). E’, invece, andato a Beppe Mariano, piemontese di Savigliano, il premio del pubblico, intitolato alla memoria di Alberto Toni, il poeta romano che avrebbe dovuto presiedere la Giuria di quest’anno. Lo ha consegnato la signora Patrizia, che ha voluto essere presente ad una manifestazione alla quale Toni è stato sempre legato, fin dalla prima edizione. Gli altri finalisti erano Pasquale Di Palmo e Norma Stramucci.

Secondo la Giuria (Vincenzo Guarracino, presidente, Milo De Angelis, Eletta Flocchini, Franca Grisoni e Giuseppe Langella), Migliorati “molti anni dopo la morte del padre, ci parla di lui e traccia un bilancio di quello che il padre gli ha lasciato, a partire dagli umili arnesi del suo lavoro di muratore fino ai più profondi doni interiori. E il poeta scopre che l’eredità paterna non consiste solo in ciò che ha fatto e custodito per chi verrà dopo di lui ma anche e soprattutto in una sua speciale arte di scomparire silenziosamente”. Di Rentocchini è stato sottolineato che “ha composto le sue Ottave in una lingua mitica: il dialetto della nativa Sassuolo reinventato per poesie che raddoppia riscrivendole in italiano”. Infine “nei testi di Maria Lenti – sottolinea la motivazione – si compone il ritratto di una donna finalmente libera, che si riappropria di sé e della sua vita”.

Anche quest’anno è stato assegnato un PontedilegnoPoesia alla carriera: è andato a Giampiero Neri, 92 anni, che “per la lucidità e la profondità del suo pensiero umanistico, civile e religioso, oltre che per la qualità della sua poesia in prosa, è diventato un punto di riferimento imprescindibile per i lettori di oggi”.

Andrea Bulferetti mentre conferisce il premio MIrellaCultura a Giuseppe GuzzettiMa a catalizzare l’attenzione nella cerimonia di premiazione è stato Giuseppe Guzzetti, ex presidente della Regione Lombardia, ex parlamentare, per oltre 22 anni e fino al maggio scorso presidente di Fondazione Cariplo. A lui è andato il Pontedilegno-MirellaCultura per il “ruolo di straordinario rilievo in campo filantropico”. Sotto la sua guida la Fondazione ha finanziato a fondo perduto circa 30 mila progetti in campo sociale, ambientale, artistico, culturale “con una particolare attenzione alle categorie deboli e ai minori”.
Guzzetti, che ha detto di interpretare questo premio “come un premio alla Fondazione Cariplo e a tutti coloro che vi operano”, ha toccato nel suo discorso proprio i temi sociali. “Alla globalizzazione dobbiamo rispondere con le nostre comunità” ha detto e soprattutto si è soffermato su tre punti-cardine sui quali riflettere e combattere: la povertà infantile, la disoccupazione giovanile, la condizione degli anziani.
La premiazione era stata aperta dall’intervento del sindaco di Ponte di Legno, Ivan Faustinelli, che ha rimarcato l’importanza delle iniziative culturali in una località turistica e si è augurato che PontedilegnoPoesia possa continuare sulla strada intrapresa con successo, come dimostra anche l’installazione dei totem (sabato era stato inaugurato il nono, dedicato a una poesia di Mario Rondi). L’ha chiusa il presidente di MirellaCultura, Andrea Bulferetti, che anche se ha rimarcato le difficoltà sempre maggiori che vi sono nell’allestire una manifestazione unica nel suo genere (tre giorni in cui gli autori vivono insieme e si scambiano idee con il concorso a fare da sfondo) ha lanciato il tema del decimo totem: l’albero della vita.