PontedilegnoPoesia 2020 a Eva Taylor, autrice bilingue

Nativa della DDR, insegna tedesco a Firenze - Al secondo posto Claudio Pasi, al terzo Massimo Scrignóli – Premio MirellaCultura a medici e infermieri per lo “straordinario contributo” nella lotta al Covid – Premio “alla carriera” a Curzia Ferrari. 

Ponte di Legno – Ha un deciso tocco di internazionalità l’epilogo di PontedilegnoPoesia 2020. A vincere il premio nazionale di poesia edita è stata una autrice bilingue, Eva Taylor, nativa della DDR, l’allora Germania Est, ora residente a Firenze dove insegna tedesco. Con “Lezioni di casa”, edito da Arcipelago Itaca, ha prevalso su Claudio Pasi, secondo, con “Ad ogni umano sguardo” (Nino Aragno Editore) e su Massimo Scrignóli, terzo, con “Lupa a Gennaio” (Book Editore). Questa la decisione della Giuria (Eletta Flocchini, presidente, e poi Giuseppe Grattacaso, Franca Grisoni, Vincenzo Guarracino e Giuseppe Langella).

Eva Taylor ha fatto l’en plein: si è aggiudicata anche il premio del pubblico, intitolato al ricordo di tutte le vittime del Covid 19 e consegnato da Paolo Franceschetti, figlio di una delle tante che il virus ha portato via, l’imprenditore della Valcamonica Aldo Franceschetti. Del resto il Covid 19 ha contraddistinto tutta questa edizione, in cui gli altri finalisti erano Gabriella Sica, Angelo Gaccione e Tiziano Broggiato. Non a caso il premio MirellaCultura che guarda al sociale è stato assegnato a medici e infermieri per lo “straordinario contributo” nella lotta al virus ed è stato ritirato, in una atmosfera di forte emozione, dal presidente dell’Ordine dei medici di Brescia, Ottavio Di Stefano, in rappresentanza della Federazione Nazionale e dalla presidente della Fnopi (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche), Barbara Mangiacavalli.

É stato conferito anche il PontedilegnoPoesia 2020 alla carriera a Curzia Ferrari, che non ha potuto intervenire e si è fatta sostituire con un messaggio di ringraziamento.

Di “Lezioni di casa” la Giuria scrive nella motivazione che “nel succedersi delle tre sezioni, con Eva Taylor si salgono le scale di una casa che è un organismo vivente, con lei si scende nel profondo dei drammi con nomi che “suonano come spine’”. Quasi incredula la vincitrice: “Non me lo sarei mai aspettato”. “Credo - aggiunge - che abbia un valore simbolico come una montagna che apre le porte”. Di Claudio Pasi, secondo, i giurati scrivono che la sua poesia “è ricca di suggestioni ed è capace di generare forti emozioni, pur proponendosi con un tono quasi cronachistico, attraverso un endecasillabo che nasconde la musicalità dietro a una tensione di tipo narrativo”. “Lupa a Gennaio” di Scrignóli è, per la Giuria, un poemetto in prosa poetica “che intende essere una rappresentazione intuitiva di un indicibile, in cui l’amore costituisce una sorta di entità sfuggente e irraggiungibile”.

Emozione alla consegna del MirellaCultura a medici e infermieri per “premiare - dice la motivazione - lo straordinario impegno in una circostanza altrettanto straordinaria” ma che “vuole anche ricordare che battaglia ugualmente importante è quella che, negli stessi luoghi, combattono ogni giorno. É l’eroismo del quotidiano”. Barbara Mangiacavalli ha detto di aver “sentito rappresentato lo spirito di ogni infermiere come nella reazione avuta di fronte al Covid. E la poesia ci aiuta ad andare avanti”. “Riconoscimento importante – lo ha definito Di Stefano –. La poesia può diventare, da Ponte di Legno, un messaggio nazionale, perché la relazione tra medico e paziente richiede una gentilezza che ha in sé qualcosa di poetico”.

La giornata si era aperta con il saluto e il grazie del vicesindaco di Ponte di Legno, Aurelio Pedretti (il sindaco Ivan Faustinelli era impegnato nel seguire le operazioni di ripristino della zona toccata dalla frana di giovedì scorso), ed è stata chiusa da Andrea Bulferetti, presidente di MirellaCultura, che ha sottolineato come da Ponte di Legno “attraverso la poesia e non solo, si è voluto lanciare un messaggio non solo nazionale. É questo che ci ha spinto a rinnovare anche quest’anno il premio, nonostante il Covid. La poesia - ha concluso - ha una dimensione culturale di cui c’è bisogno, anche in questi momenti”.