DANTE E IL CINEMA: ANCHE FELLINI PENSO’ AD UN FILM MA SI ARRESE

Appassionata e partecipata lezione-conversazione di Laura Forcella nell’ambito di “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”

PONTEDILEGNO - Nel 1991 Federico Fellini scrisse a Akio Morita, il fondatore della Sony nonché inventore del walkman, per proporgli di girare un film a episodi su Dante, in Alta Definizione. Poi il film non si fece. "Anche Fellini, uno dei pochi registi capaci, come Dante, di dilatare la visione per farci vedere 'oltre' il visibile, fu costretto ad arrendersi". Questo è solo uno dei tanti episodi ricordati da Laura Forcella Iascone, una delle massime studiose italiane di Dante, nell'incontro al Centro Congressi Mirella di Pontedilegno nell'ambito della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", organizzata dall’Associazione MirellaCultura, dalla Pro Loco e dalla Biblioteca Civica.

In una appassionata e molto partecipata "lezione", in occasione del settimo Centenario della morte del Sommo Poeta, Laura Forcella ha accompagnato il pubblico "Al cinema con Dante", e ha spiegato che il cinema nel corso della sua storia ha incontrato la Divina Commedia molte volte. Fin dal 1911, quando ben due film uscirono in concorrenza tra loro con i titolo "Inferno". "In questo caso, a differenza di Fellini, il tentativo fu quello di utilizzare Dante per elevare il cinema - ha precisato la professoressa Forcella. Allora il cinema era considerato alla stregua di un'attività curiosa. Dante servì per dargli dignità e credibilità".

Da allora in poi, in più occasioni il cinema ha incontrato Dante. Ma ogni tentativo di rendere la potenza della Poesia in forma di suoni e immagini è andato fallito. Non solo Fellini si è arreso. Anche registi come Pasolini, Wim Wenders, Mel Brooks, Peter Greenaway, Stanley Kubrick. "Tutti hanno attinto, ciascuno a suo modo - ha sottolineato Forcella - 'utilizzando' singoli episodi danteschi per realizzare determinate scene. Ma nessuno, compreso il più visionario di tutti, Federico Fellini, ha potuto avvicinarsi mai alla potenza della Divina Commedia, riconoscendo questa verità:  le immagini, per quanto potenti, sono ineffabili di fronte alla Parola e alla Poesia".  

La rassegna prosegue oggi con un concerto-intrattenimento del violinista Guido Rimonda all’aperto in Val Sozzine. Poi, il 14 sera, concerto del pianista jazz Danilo Rea.