ESTRO ED EMOZIONI IN MUSICA, DANILO REA ENTUSIASMA A PONTE DI LEGNO

Concerto nell’ambito di “Una montagna di cultura…”: propone stasera l’incontro con don Marco Pozza e domani altra grande musica con “Bach Forever” nell’esecuzione di Ramin Bahrami e Guido Rimonda

PONTEDILEGNO - Emozioni in forma di musica, offerte in chiave jazz attraverso brani popolarissimi trasformati in un'unica improvvisazione capace di spaziare da Rossini a Modugno senza soluzione di continuità: è questa la cifra stilistica di Danilo Rea, pianista di prima grandezza, che ieri sera ha incantato a Pontedilegno con un concerto di rara intensità.

Ospite della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", ed in particolare del minifestival “della rinascita”, Rea ha portato sul palco del Centro Congressi Mirella un'ora di musica raffinatissima, eseguita secondo i parametri di quello che è stato ridefinito come un nuovo stile, lo stile "jazz mediterraneo". Il suo.

"Si tratta solo di lasciare spazio alle emozioni, e di seguirle - ha spiegato Rea - unendo le diverse melodie secondo l'estro del momento, concedendo alla musica la libertà che essa reclama".

Pianista di livello internazionale, Danilo Rea, che oggi collabora con artisti di livello assoluto, nel concerto proposto a Pontedilegno ha offerto una prova di rara maestria tecnica rivisitando a modo suo la canzone popolare italiana per accostarla alla musica classica, alla lirica, al jazz. Sotto le sue mani si sono sovrapposte, dilatate e trasformate, melodie conosciutissime dal pubblico italiano: De Andrè ("La Canzone di Marinella") e Lucio Dalla ("4 Marzo '43") si sono uniti a Mascagni ("L'intermezzo" della "Cavalleria Rusticana)", Paolo Conte ("Azzurro") si è unito a  Rossini (L'overture del "Guglielmo Tell"), la grande musica partenopea ("Lacrime napuletane") si è sovrapposta a Ennio Morricone (il tema di "C'era una volta in America") e a Domenico Modugno ("Volare") , in un'unica esecuzione durata oltre un'ora. "Incantevole" ha commentato il maestro Ramin Bahrami, presente in sala.

Rea alla richiesta di "bis" ha chiuso il suo concerto proponendo una rivisitazione di "Moon River", la celebre melodia di "Colazione da Tiffany" che il pianista ha trasformato in un pezzo jazz di rara bellezza. Al termine, applausi entusiasti dal pubblico in sala (rigorosamente "distanziato"). "Grazie, avevo bisogno di tornare a suonare dal vivo" ha detto Rea.

Il minifestival avrà la sua conclusione lunedì sera con il tradizionale concerto di Ferragosto che vedrà protagonisti Ramin Bahrami (pianoforte) e Guido Rimonda (violino): “Bach forever” il titolo.

Ma la rassegna vivrà in altro momento importante, questa sera, 15 agosto, con l’incontro con don Marco Pozza che parlerà dei “vizi e virtù”, tema del suo ultimo libro con Papa Francesco.