GOVERNARE LA SOCIETA’, SCUOLA DI CULTURA POLITICA A PONTE DI LEGNO

PONTE DI LEGNO – “Lo scopo?  Proseguire il percorso iniziato lo scorso anno per contribuire alla formazione di una classe dirigente consapevole e competente, riunendo un gruppo di laureati e laureandi promettenti, provenienti da varie parti del Paese”. Così Carlo Maria Pinardi, docente alla Bocconi e presidente di Analysis, inquadra la Scuola di cultura politica liberal popolare dal titolo “Governare la società”, che si terrà a Ponte di Legno, al Centro Congressi Mirella, dal 9 al 12 dicembre prossimo. Pinardi è, insieme a Giuliano Asperti, manager e già vicepresidente di Banca Imi, uno dei promotori della Scuola, fortemente voluta da Andrea Bulferetti, imprenditore e presidente di Pontedilegno-MirellaCultura, l’associazione senza scopo di lucro che si fa carico dell’organizzazione e che già allestisce, nel corso dell’anno, numerosi eventi nella località turistica dell’Alta Valle Camonica.

Questa edizione - che conta su relatori di spicco e che vuol conservare la sua caratteristica apartitica -  viene a quindici mesi di distanza da quella inaugurale del settembre 2020, coronata da un successo che è stato la spinta determinante per il bis: come allora saranno oltre sessanta i giovani che vi parteciperanno, provenienti da 17 regioni italiane, a titolo completamente gratuito, ospitalità compresa. 

Intenso il programma. Le varie sessioni, presiedute da Pinardi e Asperti, vedranno come speaker, in presenza o in videoconferenza, fra venerdì e domenica, il ministro dell’Economia Daniele Franco (“Le nuove generazioni come stakeholders di riferimento delle scelte politiche”), la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza (“Come far emergere una nuova classe dirigente basata su valori e competenza”), il capo di Gabinetto del Commissario europeo Gentiloni, Marco Buti  (“Un’Europa di pari opportunità per i giovani: confronto con le istituzioni”), il docente universitario ed editorialista del Corsera Angelo Panebianco (“Come porsi e come affrontare la sfida alle democrazie e all’Occidente da parte dei regimi totalitari”). E poi ancora: Marco Bentivogli, Andrea Giuricin, Alberto Mingardi, Carlo Stagnaro, Bianca Arrighini, Emanuela Girardi, Luigi Santarelli e altri.