GUIDO RIMONDA E I SUOI VIOLINI: STORIE E LEGGENDE

PONTE DI LEGNO - Un Gasparo da Salò che dopo quasi 500 anni “torna” in Val Camonica e uno Stradivari dalla storia intrigante quanto macabra: sono stati loro i protagonisti di “storie e leggende di due violini”, l’incontro-dialogo fra Guido Rimonda e i critici Luigi Fertonani e Enrico Parola nell’ambito del minifestival “In montagna con…l’assoluto musicale”, inserito nel programma di “Una montagna di cultura…la cultura in montagna” organizzato dall’Associazione Pontedilegno-MirellaCultura in collaborazione con la Pro Loco e la Biblioteca Civica Dalignese.

Guido Rimonda, violinista di fama internazionale, massimo cultore di Giovan Battista Viotti e direttore del Festival intitolato al musicista vercellese oltre che creatore della Camerata Ducale, ha presentato - a parole e in musica - i suoi due gioielli: il famoso Stradivari Leclair, detto anche Le Violon Noir, per la storia macabra che lo accompagna (l’impronta nera della mano di Jean-Marie Leclair, che lo stringeva quando fu ritrovato assassinato nel 1764) e il Gasparo da Salò del 1568 recentemente acquisito in Spagna e che sarebbe stato realizzato con legno dei boschi della Val Camonica, più precisamente, secondo accurate ricerche, di un albero tagliato nel 1552. Due strumenti di straordinario valore con differenze significative che possono sfuggire a chi non è esperto: da quelle stilistiche (più bombato e più grande, anche se solo di un centimetro e mezzo, il Gasparo; più lineare lo Stradivari) a quelle di suono (“Due profondità diverse” ha sottolineato Rimonda). Ma due strumenti che ripropongono l’antico confronto fra la liuteria bresciana e quella cremonese: la prima - come ha ricordato Fertonani - falcidiata dalla peste, che invece risparmiò i liutai cremonesi consentendo un’espansione maggiore. Che si riflette ancora oggi.

Due violini, due scuole, due sensazioni, una passione unica. Rimonda ha sottolineato come il musicista diventi un tutt’uno con lo strumento: “è un legame incredibile, se il violino è in giornata-no, anch’io lo sono”.

Domenica, Guido Rimonda suonerà con lo Stradivari Leclair nel tradizionale concerto di Ferragosto, intitolato appunto “Lo Stradivari nero”, a chiusura del festival insieme alla moglie, la pianista Cristina Canziani, ma ha promesso anche un brano con il Gasparo da Salò.

Stasera, venerdì, concerto intitolato “Appassionatamente” del giovane ma già affermato pianista cinese Antonio Chen Guang.