PAOLO VI RICORDATO A PONTE DI LEGNO CON PERFORMANCE DI BERTOLI

Un pubblico attento ha assistito alla performance dell’attore-regista Luciano Bertoli per ricordare la figura di Papa Paolo VI, nel 42° anniversario della morte (6 agosto 1978, Castelgandolfo) e nel centenario della sua ordinazione sacerdotale. Ponte di Legno, uno dei luoghi più amati da Giovan Battista Montini, ha voluto celebrare ancora una volta il “suo” Papa, come avviene ormai da parecchi anni, in questa occasione per iniziativa della Pro Loco e di MirellaCultura, che l’hanno inserita nella rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”.

La chiesa parrocchiale della Santissima Trinità non ha potuto ospitare tutti quanti avrebbero voluto assistere alla rappresentazione “…Uomini, siate uomini… - Paolo VI mai arreso cercatore di dialogo”, testo dello stesso Luciano Bertoli che si è avvalso della collaborazione di Alberto Cavoli al pianoforte e di Antonio D’Alessandro alla chitarra. Purtroppo i limiti sul distanziamento, ancora severi nei luoghi di culto, hanno limitato il numero delle presenze e costretto molti a rinunciare o a seguire dall’esterno. La trasmissione integrale della serata da parte di Telepontedilegno consentirà a molti di rivedere la rappresentazione.

Luciano Bertoli ha voluto ripercorrere il cammino di Paolo VI nella sua versione più laica con parole incisive ma anche con l’aiuto di suggestive immagini e con il sottofondo musicale. Attenzione particolare del pubblico, come ha rilevato con grande soddisfazione lo stesso Bertoli al termine, dopo aver ricevuto lunghi, calorosi applausi, con una seconda chiamata alla ribalta.

La rassegna “Una montagna di cultura…la cultura in montagna”, dopo il primo appuntamento musicale di questa sera con il concerto del pianista Francois-Joel Thiollier, prosegue domani con la presentazione di “I cimiteri militari della Guerra Bianca sul fronte dell’Adamello”, un’opera in due volumi indivisibili di Walter Belotti, Mauro Ezio Cavalleri Amerigo Pedrotti e Massimo Peloia. Interverrà anche l’assessore regionale lombardo all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli.