THIOLLIER OMAGGIA CHOPIN E RIVISITA GERSHWIN A PONTE DI LEGNO

PONTE DI LEGNO - Concerto di eccezionale levatura quello offerto ieri sera a Ponte di Legno da Francois-Joel Thiollier, nell'ambito della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna". 

Il grande pianista francese, che da anni è appuntamento fisso della rassegna estiva organizzata in Alta Valcamonica da MirellaCultura, ha eseguito un programma in due parti, la prima interamente dedicata a Chopin, la seconda a Ravel. E un fuori programma straordinario dedicato a Gershwin. 

"Propongo Chopin - ha spiegato all'inizio del concerto - per il senso unico di nostalgia che la sua musica porta con sé. Scrisse le "Polacche" che vi propongo mentre era in esilio a Parigi. In queste sonate si sente in misura struggente che un intero mondo, quello dell'impero austro-ungarico, sta volgendo alla fine".

Nella seconda parte del concerto, il pianista francese ha invece voluto proporre due partiture di Ravel, "La parade" (balletto) e "la Vaise" (poema coreografico). "Il balletto - ha spiegato - è un manoscritto di Ravel scoperto di recente tra le sue carte. Si tratta di una composizione scritta per una festa di bambini. Sono stato il primo al mondo ad avere l'onore di inciderlo". 

Thiollier ha però voluto chiudere la serata con una proposta fuori programma: la "Rapsodia in Blu" di George Gershwin. "La chiamerò Rapsodia in blu... polvere" ha detto il pianista, che a novembre compirà 80 anni. L'ha eseguita in maniera magistrale, trascinando il pubblico presente in sala in una standing ovation rara per un concerto di musica classica.

Il Festival "Il silenzio delle cime, la bellezza della musica" prosegue domani 11 agosto sempre al Centro Congressi Mirella con il violinista Guido Rimonda e il chitarrista Giampaolo Bandini, che propongono una serata dal titolo "dieci corde e un archetto".

Questa sera invece, sempre nell'ambito della rassegna "Una montagna di cultura...la cultura in montagna", incontro dedicato al grande basket: Antonello Riva racconta insieme al giornalista Edoardo Ceriani la sua autobiografia, "Il volo di Nembo Kid".